Dazio antidumping sul parquet cinese : implicazioni e tempi della procedura

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Christian Morasso
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Riportiamo la comunicazione uffiiciale della FEP : "La European Parquet Federation (FEP) accoglie con favore i risultati della Commissione europea sui margini di dumping e di pregiudizio rilevati sulle importazioni di pavimenti in legno multistrato (parquet) dalla Cina, pubblicati il ​​18 dicembre 2024 sotto forma di comunicazione preventiva. La Commissione ha stabilito che le importazioni dalla Cina sono state oggetto di dumping con margini significativi nell'UE e i dazi antidumping provvisori proposti su questo prodotto varieranno quindi dal 42,3% al 49,2%. Le importazioni di prodotti in parquet dalla Cina sono state sottoposte a registrazione doganale a partire dall'ottobre 2024 in vista della possibile applicazione delle misure antidumping con effetto retroattivo.

Alla luce della pubblicazione della comunicazione preventiva, si prevede che l'imposizione delle misure antidumping provvisorie avrà luogo a metà gennaio 2025 e queste misure forniranno il sollievo tanto necessario all'industria europea del parquet, che ha subito il pregiudizio effetti delle importazioni cinesi già da diversi anni.

L’indagine antidumping in corso della Commissione è il risultato di una denuncia formale presentata dalla FEP per conto dei principali produttori europei della maggior parte degli Stati membri dell’UE in cui viene prodotto il parquet. La richiesta di istituzione di dazi antidumping è un passo necessario per garantire condizioni di parità nel mercato dell’UE, considerati i prezzi ingiustamente bassi delle importazioni di parquet cinesi a causa della significativa sovraccapacità e delle distorsioni strutturali in quel mercato.

L’amministratore delegato della FEP, Isabelle Brose, commenta ulteriormente la pre-divulgazione della Commissione: “I livelli dei dazi provvisori annunciati dalla Commissione forniranno il sollievo necessario a un’industria che ha sofferto i gravi effetti delle importazioni sleali in arrivo dalla Cina. I livelli dei dazi provvisori sono molto sensibili e appropriati in quanto riflettono significative differenze di prezzo derivanti dalle enormi sovraccapacità e dalle distorsioni del mercato presenti nell’industria cinese”.

La FEP e i produttori di parquet dell’UE continueranno a collaborare attivamente con la squadra investigativa della Commissione nelle restanti fasi di questo processo di indagine fino al suo completamento formale nel luglio del prossimo anno."

Le suddette misure antidumping sono PROVVISORIE e coinvolgono TUTTI i produttori di parquet cinese, che rappresentano la più grande produzione mondiale di pavimenti in legno.

Pertanto nascono domande e dubbi sulle possibili conseguenze:

a) Perchè i produttori europei si sono mossi ora, 15 anni dopo l'invasione del parquet cinese sul mercato? Alcuni associati FEP sono fra i maggiori importatori di parquet grezzo cinese e riverniciato per il Made in Europe

b) Se il 90% del mercato è ormai parquet prefinito in ROVERE europeo come quello prodotto dai cinesi, le autorità riusciranno a controllare nei 27 Stati europei i soliti produttori / commercianti furbetti che faranno passare per loro produzione le merci provenienti dalla Cina grazie a dogane più permissive?

c) Il dazio dal 43 al 49% da dove nasce e come è stato concepito? Sembra una forte differenza con il prezzo del Made in Europe, considerando che il rovere è , per lo più, di provenienza europea e dovremmo essere avvantaggiati sui cinesi

d) I prezzi sul mercato, probabilmente, andranno ad aumentare sensibilmente: farà riprendere i produttori di parquet europeo dal -30% di fatturato 2023 oppure porterà i consumatori a scegliere altri prodotti (tipo SPC o succedanei che stanno riscuotendo grande successo, invece) 

e) La politica di tutela delle produzioni europee, a questo punto, è intelligente? Perchè se mette il dazio antidumping sul pavimento in vero legno non mette il dazio anche a prodotti succedanei e sostitutivi ben più inquinanti, non smaltibili e con descrizioni false e tendenziose come l'SPC "effetto legno" oppure i pavimenti in polimeri , laminato e altri artificiali? Forse perchè non ci sono associazioni di produttori per questi prodotti in Europa ma solo commercianti? 

f) Siamo sicuri che il danno economico ai produttori sia maggiore del danno economico a commercianti e importatori di parquet prefinito?

g) Last but not least: come propongono da anni i forestali e segherie europee, non era meglio fare un'azione comune segherie + parquettifici e chiedere il blocco totale delle esportazioni di tronchi europei verso l'estero e soprattutto verso la Cina? 

Il solito dividi et impera a favore di altri settori esterni al LEGNO, in particolare la PLASTICA.

Le suddette considerazioni possono essere commentate qui in basso così come si può contribuire al regolamento della Commissione EU  in https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=OJ:C_202403186 

 

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