Toscana Pallets si conferma azienda leader in Italia

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Christian Morasso
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BIENTINA. Toscana Pallets di Bientina, ha superato i 3 milioni di pezzi prodotti nel corso dell’anno che si è da poco concluso.

A poco meno di un anno dalla scomparsa di Franco Vierucci, fondatore della storica azienda bientinese, nata nel 1968, Toscana Pallets, leader italiano nella produzione del pallet in legno ed azienda di riferimento europeo, prosegue il proprio sviluppo sotto la guida del figlio Luca, che già lavorava nell’azienda di famiglia da alcuni anni.

La società quindi archivia il 2016 con una produzione record di oltre 3 milioni di pezzi e un volume trasformato di 140.000 metri cubi di abete (80%) e pino (20%). In crescita il ricorso al semilavorato Kd (definito così in base alle caratteristiche della lavorazione), ma la tendenza prevalente è per il trattamento Ispm 15 ( definito così per le misure fitosanitarie che riguardano gli imballaggi di legno), che coinvolge il 90% della produzione

I risultati sono legati agli investimenti in piazzali dotati di tettoie e l'utilizzo di materiale essiccato in origine che hanno permesso di ridurre fortemente il problema delle muffe, spiegano dall’azienda. Prezzi stabili della materia prima legno, secondo la valutazione di Luca Vierucci: «L'inverno, con i minori abbattimenti, ha fatto salire il prezzo del semilavorato che però è stato controbilanciato dalla stanchezza della domanda».

L’azienda prosegue anche con gli investimenti, non solo in nuovi impianti di chiodatura ed in ulteriori tettoie per la protezione dei prodotti dagli agenti atmosferici.

Le risorse sono state destinate anche all'inserimento di figure professionali in grado di potenziare l'organigramma dell'impresa, che già oggi conta più di 100 addetti, chiamati a gestire 7 linee automatiche di produzione e magazzini di oltre 200.000 pallets pronti per la spedizione.

Un’altra notizia positiva riguarda la Toscana Pallets.

Intanto la scorsa settimana Luca Vierucci è stato eletto nel consiglio direttivo nazionale di Assoimballaggi che, insieme alla produzione record del 2016, è sicuramente un altro motivo di orgoglio per l'azienda stessa.

«Il pensiero e la dedica di questi risultati sono ovviamente tutti per mio padre - conclude Vierucci - scomparso il 25 aprile di un anno fa e che ha gettato le fondamenta perché poi l’azienda potesse arrivare a questi risultati».

Fonte : Il Tirreno

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